FANFICTION REIRA & SHIN, Toooooooooootalmenteeeeeee inventata

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Reira92
icon2  view post Posted on 27/12/2007, 18:41




Questa non è la prima fanfic. che scrivo ma è una delle prime su Nana...specialmente su Reira e Shin.

SIATE BUONI :cry: ...SONO UNA RAGAZZA SENSIBILE image . Vi avverto è un po' triste...ma non ho passato un bel periodo e quindi scrivo quello che sento...
BE' ORA STARTIAMO!!!

SHIN E REIRA IN: 'INSIEME' E' PER SEMPRE :cry:

<shin…Shin non..non mi lasciare Shin!> Il ragazzo chiuse gli occhi <shiiiiiinnnn!>

Reira si svegliò di botto svegliando anche il giovane ragazzo accanto a lei <reira che succede?>
Non gli rispose, lo abbracciò forte forte e pianse <mi dici che è successo?> Disse carezzandole i capelli <ho sognato che tu mi lasciavi e io…> Ancora pianto. Shin sorrise e la guardò negli occhi <come potrei mai lasciarti? Noi staremo insieme per sempre> Seguirono attimi di silenzio <non in quel senso!> Shin l’abbracciò di nuovo <lo sai che mi hai allungato la vita?> <sei un cretino!…non è piacevole un sogno del genere…> <lo so, but I love you so much> Reira sorrise <ora tranquilla: chiudi gli occhi e dormi>
La ragazza obbedì, ma quel sogno non era solo: “un sogno”.

<buon giorno…dormito bene?>
Shin si presentò di prima mattina con un vassoio pieno di cose. Sapeva che alla sua principessina piaceva una colazione abbondante.
Reira aprì piano gli occhi ancora rossi <ma che succede…> <ehi è pronta la colazione!> Shin la scoprì e lei si raggomitolò su se stessa come una gattina piccola che aveva freddo.
<scusa amore…ma non ho molta fame stamattina!> Shin si girò per posare il vassoio sul tavolino <dai ma mangia almeno un po’…> In quel momento Reira decise di alzarsi…
<shin…non mi sento bene!> Shin si voltò giusto in tempo per vedere la sua amata perdere i sensi.
E ora chi chiamava? Nessuno poteva sapere…ma qualcuno doveva venire…non ci pensò due volte e chiamò Nobu…
<pronto…> Ripose assonnato <nobu…menomale che hai il cellulare acceso!> <shin! Ma sai che ore sono!> <nobu ti prego vieni a questo indirizzo!!> Nobu un po’ confuso prese nota e dopo una mezz’oretta fu là.

Bussò alla porta e Shin si precipitò ad aprire.
<sei qui finalmente!> <ma mi spieghi che è successo?> Shin fece strada verso la camera dove aveva adagiato la ragazza.
<ma QUELLA È REIRA!!!!!> Diresse lo sguardo verso il ragazzo <da QUANTO STATE INSIEME??? LO SAI CH SE SI VIENE A SAPERE SUCCEDERÀ UN GRAN CASINO???> Shin si voltò stanco <si CREEREBBE ANCHE SE SI VENISSE A SAPERE CHE “LA MOGLIE DI TAKUMI SE LA FA CON UN MEMBRO DEI BLAST”!!!>
<come è successo?> <cosa?> Disse ancora adirato <come è svenuta?> <non lo so…si era alzata e…non lo so> Lacrime pulite e sincere, piene d’amore, rigavano il viso del ragazzo <su non fare così Shin…>

<mmm…> I due si voltarono <reira!!!!!>
Shin si sedette sul vicino a lei <ehi tutto bene?> Le prese teneramente una mano <si…>
Nobu s’intenerì a vedere quella scena…erano così carini insieme!
<allora Reira come va?> La ragazza spalancò gli occhi <nobu!!!> <non ti preoccupare non dirò niente…> I due si guardarono negli occhi…
Dopo un po’ distolse lo sguardo <shin tra un po’ dovrebbe venire Mari, potresti andare alla reception e dire di non farla passare?> Shin le lasciò la mano <ok. Torno subito!> Le diede un bacio sulla fronte.

Una volta rimasti soli Nobu si mise seduto vicino a lei. Reira per vergogna si voltò dall’altra parte e pianse piccole lacrime silenziose…
<immagino che non ci sia bisogno di andare da un medico…> Iniziò il ragazzo. Reira si voltò e quando la vide gli fece un’immensa pena. Quel viso così bello e solare non l’aveva mai visto così!
<È suo…è di Shin!> <lo immaginavo>
Reira si mise seduta <come hai fatto a capirlo?> Nobu prese a rispondere, ma poi venne interrotto <be’ la mia ex donna…> <la tua donna…> Nobu la guardò incredulo <shin mi racconta sempre tutto> Sorrise per infondergli coraggio e ci riuscì.
<aveva le stesse cose tue…> Nobu si alzò <be’ io vado!>
Reira si alzò di botto e lo abbracciò <non dirgli niente…non dire niente a Shin ti prego!…> Nobu ricambi l’abbraccio <fate tutte lo stesso errore…> <si lo so, ma tu non dirgli niente…ti scongiuro!> Le carezzò piano i capelli <lo ami tanto è?> <molto di più di quello che pensi!>
Reira si tolse e cacciò via le lacrime <be’ io ora devo proprio andare. Tu riposati ok?> Fece segno di si con la testa e si mise di nuovo sotto le coperte.

<nobu!>
Scendendo le scale Nobu incontrò il ragazzo <che fai vai via?> <si devo andare…>
Shin si fece cupo <ma ti ha detto cos’ha? Forse è il caso che andiamo da un medico!>
<no! È che sai lavora tento, sarà solo un po’ stanca…non i preoccupare…>
Quanto gli faceva male mentire all’amico, ma forse era meglio non saperle determinate cose…
Si ricordava ancora di quando Takumi lo aveva chiamato. Be’ almeno lui era stato fortunato: Reira era una ragazza fedele e amava il suo uomo. A lui nemmeno questa grazie era stata concessa.

<ehi…> Shin entrò cauto nella stanza <ciao come stai?> Si sorprese quando vide la ragazza in piedi che si vestiva come se niente fosse <io? Bene, bene grazie…> <non è meglio che stia riposata per oggi?>
<È stato solo un abbassamento di pressione, è ok!> Shin l’abbracciò da dietro <non farmi più questi scherzi!> Reira si voltò trovandosi così tra le sue braccia <mi dispiace…> Shin la guardò <l’importante è che sia tutto apposto!> <lo è!>
Shin la baciò e lei si lasciò baciare, anche se con il senso di colpa che la stava distruggendo.
Il suo sogno era vero: si sarebbero lasciati.

I giorni passavano rapidi e i malesseri di Reira si stavano poco a poco affievolendo fino allo scomparire.
Ancora non aveva trovato il coraggio di lasciarlo, quanto poteva fargli male? E poi che gli avrebbe detto: “Io non ti amo più”? Sarebbe strano non amare più una persona da un momento all’altro, ma che doveva fare?
Shin era ancora tanto giovane…troppo giovane per prendersi responsabilità così grandi. E lei non voleva rovinargli la vita, non gli aveva detto niente non per paura di scandali o chissà cosa, ma perché era sicura che sarebbe restato insieme a loro sacrificandosi.
Ma l’occasione per lasciarsi venne presto…

<giorno a tutti!> Reira fece la sua entrata nella sala di registrazioni <ciao!> Salutarono il resto del gruppo.
<reira vieni ti dobbiamo parlare!> Disse austero Takumi. Reira iniziava a preoccuparsi <ci hanno fatto una nuova offerta di lavoro in Inghilterra> <perfetto!> <ma dovremo restare a Londra minimo per una decina di mesi…> <per me va bene! Per me possiamo restarci per tutta la vita a Londra!> I membri della band si guardarono stupiti. Non perché non avesse mai accettato offerte di lavoro del genere, ma perché non era da lei: uno rispondere subito, due rispondere con quel tono piatto. Si alzò dalla sedia <su, oggi non dobbiamo lavorare?> Takumi la costrinse a rimettersi seduta…
<reira vieni qui per favore…> <si che c’è?> Chiese normalmente <va tutto bene?> Tirò un lungo sospiro.
Si alzò per andarsi a sedere sul divano…Takumi, Ren e Naoki si limitavano solo a guardarla…
<be’ in effetti…c’è qualcosa che dovrei dirvi…> Due lacrime uscirono da quegli occhi così vispi e vivaci. Ren si mise in ginocchio davanti a lei tenendole le mani <ehi non fare così!>
Reira cacciò via le lacrime con una mano. Piano alzò lo sguardo <io sono incinta!>
Takumi fece cadere i fogli che stava guardando distrattamente nell’attesa della notizia. Ren le lasciò le mani e fece qualche passo indietro, Naoki le si sedette accanto abbracciandola.

In quel momento di silenzio arrivò Take seguito da Mari e altre persone…
Mari fu la prima a rendersi conto che ormai la ragazza piangeva disperatamente! Fece cadere le cartelle che portava in mano e le andò in contro mettendosi come Ren prima.
<signorina REIRA CHE È SUCCESSO!?!?!?!?!?!> Reira si alzò in piedi e Mari la imitò.
Si abbracciarono a lungo e poi Mari l’accompagnò in bagno mentre il resto del gruppo spiegava la situazione ai membri dello staff.

<mari io non lo voglio lasciare…io lo amo! Ma l’amore non conta più niente in questo mondo?!> <come signorina?> Reira la strinse di più <io aspetto un bambino!…> <ma è una bella notizia! Su non faccia così…> La prese per le spalle e la guardò negli occhi stanchi <no Mari…> Si voltò per guardarsi allo specchio <ma chi è il padre?> <tu Mari, oltre un mio “amico”, sarai l’unica a saperlo> La guardò di riflesso allo specchio <voglio che non si sappia in giro…> <stia tranquilla…>
<ti ricordi di Shin?> <il ragazzo? Si me lo ricordo è così simpatico che…> Reira la guardò e Mari si appoggiò al muro <lui è il padre!> <già!>
<ma lo sa?> <no! Non gliel’ho detto. Non voglio rovinargli la vita>.

Dopo un po’ tornarono nella sala prove e Reira si sentiva tutti gli sguardi addosso…
<reira almeno possiamo sapere chi è il pare?> Le chiese Take gentilmente <no!> Prese dal tavolo la borsa e la sciarpa e si avviò verso la porta che aprì <nessuno lo saprà…> Transitò un po’ su quel uscio e poi la chiuse alle sue spalle <…mai>
Ci furono attimi di intenso silenzio. Le prove continuavano, poi dopo un’oretta Mari, non riuscendo a trovare pace riprese la parola <beh io vado da lei…> <si Mari calmala è scossa> Disse Takumi calmo.

<signorina…> Mari si bloccò di botto sentendo la ragazza parlare. Spiò da un piccolo spiraglio che lasciava intravedere la scena…
<shin io devo partire, starò fuori tanto: più di dieci mesi…> Shin la baciò <io ti aspetterò…> Si strinse forte forte contro il suo uomo <prendi questa…> Piano le mise l’accendino al collo. Lei lo baciò.
Mari chiuse piano la porta e andò giù alla hall.

Era un grande palco. C’era un grande concerto in un bellissimo teatro, sarebbe stato trasmesso dappertutto. E su quel palco c’era una ragazza dai lunghi capelli ricci e con una grande pancia, il momento era vicino…
Per l’occasione aveva messo un vestito bianco morbido con guanti e il classico fiore tra i capelli. Al collo portava la collana…

Ormai era già da otto mesi che era a Londra. E, per volere, era da quattro mesi che non sentiva più Shin. Non rispondeva alla mail, alle chiamate, ai messaggi. Aveva perfino cambiato telefono.

<grazie a tutti!!!!> Il pubblico applaudiva impazzito. Takumi e Ren uscirono e salutarono il pubblico, e anche i loro strumenti vennero portati via. Al loro posto furono sistemati tre microfoni e successivamente, fecero la loro comparsa altri musicisti con archi. C’era sempre la batteria di Naoki che per quella occasione venne suonata piano e dolcemente…
La melodia iniziò e Reira chiuse piano gli occhi.

Le lacrime solcavano il viso di un ragazzo…
<ah bravo hai acceso la tv…che c’è di bello?> Non sentendo risposta si fece più vicino al ragazzo <ehi Shin che hai?> Nobu si sedette sul letto per vedere la televisione <ma questo è il concerto dei Trapnest…> Si zittì di colpo. In quel gruppo c’era Reira…
<sai Nobu…è da molto che non la sento!> disse calmo mentre altre lacrime scendevano.
In quel momento inquadrarono la ragazza. Shin notò subito la sua collana, ma quando l’inquadratura si fece più lontana, fu un colpo per tutti…per uno sicuro!

Quella canzone era stata organizzata in tutto e per tutto da lei. Aveva predisposto i sottotitoli solo in giapponese. La canzone era per Shin e lui lo doveva capire.
Chiuse gli occhi pensando a lui, sentì l’attacco della batteria ed iniziò:
<“Do you still remember, how it used to be…> La sua voce era calma, pacata e piena d’amore e dolcezza. Ma dentro di lei non c’era nemmeno l’ombra della calma…

<“Ti ricordi ancora come eravamo…>
Nobu si voltò verso l’amico <shin la canzone è per te!> Ma Shin non reagiva

<…feeling together, believe in whatever”: my love has said to me.> Strinse con più tenerezza il microfono

<…sensazioni in comune, credendo ad ogni cosa:” Il mio amore mi ha detto.> Nobu era rimasto paralizzato davanti il televisore. Shin era solo profondamente scosso…

<both of us were dreamers: young love in the sun.> Era totalmente abbandonata a quella melodia. Con gli occhi chiusi poteva vederlo, vedere tutti i loro ricordi: belli e brutti, ma Loro erano sempre lì…
<felt like my savior, my spirit I gave you: we'd only just begun.> Una piccola goccia salata scivolava lenta. Se l’era promesso, si era ripromessa di non piangere…sapeva che lui lo stava già facendo…
Ebbe un po’ di tempo di riposarsi e di scaricare le ansie perché iniziò il coro composto da tre ragazze

Nobu aveva smesso di leggere, ma gli occhi di Shin erano incollati su quelle scritte: “ Eravamo entrambi sognatori: giovane amore nel sole. Sembravi come il mio salvatore, il mo spirito che ti ho donato: Noi avevamo solo cominciato.”
<spegni Nobu> Disse in tono piatto e spento. Il biondo si voltò furioso <come?> <spegni!> Ripeté calmo <nobu lo prese per la maglietta e iniziò a strattonarlo <ma SEI SCEMO??? LEI HA FATTO TUTTO QUESTO PER TE! PER RICORDARTI! MA NON LO VEDI DA SOLO CHE PIANGE?> <si LO VEDO CHE PIANGE COME ME!!! MA TU NON LA VEDI CHE È INCINTA?> Nobu lo lasciò. Lui non sapeva niente del bambino…

“Hasta manana, always be mine. Viva forever, I'll be waiting everlasting, like the sun.
Live Forever, for the moment ever searching for the one…”

<shin, credimi ti ama…> <come posso crederti…> Disse mentre gurdava la tv: “Hasta Manana sii mio per sempre. Viva per sempre aspetterò: sempre eterno come il sole. Vive per sempre per il momento…sempre alla ricerca di qualcuno>

Reira si fece forza. Asciugò le lacrime bagnando un po’ i guanti. Si fece di nuovo vicina al microfono e ricominciò a cantare con quella sua voci timida ma bella…chiuse di nuovo gli occhi…
<yes I still remember every whispered word. The touch of your skin, giving life from within: like a love song that I'd heard.>

<questa in teoria sarebbe la tua parte?> Chiese Nobu ormai evidentemente emozionato <no è sempre la sua…> Rispose così ma sapeva benissimo che quella parte toccava a lui. Lo conosceva troppo bene quella ragazza: sapeva che avrebbe risposto così…
“Si mi ricordo ancora ogni parola sussurrata. Il tocco della pelle dando vita dall'interno: come una canzone d'amore mai sentita.”

<slipping through your fingers. Like the sands of time, promises made, every memory saved, has reflections in my mind…> Più le toglieva e più bagnava quell guanto bianco…

<shin…> Il ragazzo non rispose <il bambino è tuo!> Lo guardò fisso negli occhi incredulo…
“Scivolando tra le nostre dita. Come la sabbia tra le dita, promesse fatte, ogni ricordo conservato, ha riflesso nella mia mente.”

Reira si allontanò di nuovo dal microfono e le coriste ricominciavano: “Hasta manana, always be mine. Viva forever, I'll be waiting everlasting, like the sun. Live Forever, for the moment ever searching for the one…”

Ormai i due erano rimasti senza parole. Silenziosi continuavano a vedere quella donna distrutta e le parole piene di significato che stava cantando: “Hasta Manana sii mio per sempre. Viva per sempre aspetterò: sempre eterno come il sole. Vive per sempre per il momento…sempre alla ricerca di qualcuno>

Ecco quella tortura di ricordi stava per terminare…
<but we're alone now: was it just a dream? Feelings untold, they will never be sold…and the secret's safe with me!>

“Ma siamo tutti soli ora: è stato solo un sogno? Sensazioni non dette, non saranno mai rivelate. E saranno al sicuro con me!” Shin la guardò…in quel ultima frase la vide accarezzarsi la pancia…

Ecco era finita! Mancava solo un po’, questa volta davvero poco. Ma il poco era il più difficile…
“Hasta manana, always be” <mine!!!>
Il ritornello questa volta lo avrebbe cantata in parte anche lei…
“Viva forever…” <viva FOREVER…> “I'll be waiting…” <i’LL BE WAITING…> “Everlasting…” <everlasting…> “Like the sun” <like THE SUN> “Live forever” <live FOREVER> “For the moment” <for THE MOMENT> “Ever searching…” <ever SEARCHING> “For the one!” <for THE ONE!!!>

Mentre le tre coriste ricominciavano lei ringraziò ed uscì dalla sala. Quella parte per lei era una tortura. In tutta quella melodia era il ritornello che aveva più significato per lei: Hasta Manana sii mio per sempre. Viva per sempre aspetterò: sempre eterno come il sole. Vive per sempre per il momento…sempre alla ricerca di qualcuno.

Doveva capire che non l’aveva scordato. Che invano lo avrebbe aspettato…che lei viveva sempre di quei momenti…e sempre lo cercava. È difficile da dire certe cose alla persona che si ama, ma soprattutto dirle a se stessa…

<nobu tu lo sapevi!> Disse Shin singhiozzante <shin io…> <tu sapevi che io ero il padre e non mi hai detto niente!!!> <me l’ha chiesto lei…non voleva…> Shin si alzò in piedi e costrinse anche l’altro ad alzarsi <lei COSA??? È NOBU COSA?> <shin era disperata…non voleva “rovinarti la vita”!> <perchÈ SECONDO TE ME L’HA RESA PIÙ FACILE???> Lasciò la presa dall’amico e si fece abbracciare crollando in un pianto “disperato”.

<complimenti signorina Reira è stata bravissima!> Mari entrando nel camerino la trovò sdraiata sul divano. Si sedette vicino a lei <si sente poco bene?> Piano le scostò i capelli dal viso che erano riamasti appiccicati per colpa delle lacrime <sai Mari…potrebbe anche non aver visto la tv stasera…e quindi il mio sforzo essere stato vano…> Disse tranquillamente.
<no signorina…io mi sento che l’ha sentito> Reira si tirò su <come puoi dirlo?> Mari le prese affettuosamente le mani <me lo sento!!! Il suo sforzo non è stato vano…dai ora andiamo a casa!>

Uscendo tutta la band fu sommersa dai giornalisti e ovviamente la vocalist fu quella presa più di mira…

<reira una parola! Reira…>

Shin e Nobu erano sempre lì davanti a quel televisore…

<signorina una domanda chi è il padre della bambina?>

<una femmina…ho sempre voluto una femmina: la volevo chiamare Layla!> Nobu diede una pacca sulla spalla all’amico…tutti e due tornarono a guardare la tv: “Piantatela! Lasciatela stare!” “Signor Takumi è lei?” “No!” “Ma lo sa? Lei sa chi è il padre?” “NO NON LO SO! E SE PROPRIO LO VOLETE SAPERE NON MI IMPORTA DI SAPERE DI CHI SIA!!!” Abbracciò Reira “Ma lei non è un caro amico della signorina?” “Si e le voglio un gran bene, ma ciò non implica che approvi questa sua scelta!” “E perché?”

Takumi si fermò e Reira si strinse ancora di più abbassando il capo <un bambino non crescerà mai bene senza un padre! Bisogna avere sempre due riferimenti. Ciò non vuol dire che Reira non sarà capace di badarvi, anzi: sono sicuro che sarà una mamma più che presente, affettuosa e disponibile, che non farà mai sentire questo bisogno alla sua bambina. Ma ci deve essere un padre.> Riprese a camminare ma venne di nuovo bloccato da un giornalista <e quando chiederà del padre cosa le dirà signorina Serizawa?> Fu di nuovo Takumi a rispondere…

“Non credo che sia il momento di pensare a queste cose. Poi potrebbe anche non chiedere niente. Ci saremo io Ren e Naoki, più tutti i membri del nostro staff.”
<quanto lo detesto!!> <sai Nobu, io ho sempre desiderato una famiglia felice: io sarei stato un padre presente. Ora lo sto per diventare, ma io non ci sarò! E mia figli mi odierà!> Qualcuno lo costrinse a fermarsi facendolo commuovere di nuovo…

<takumi vorrei dire una cosa…> I giornalisti tacquero improvvisamente <signori miei…io spero che mia figlia chieda di suo padre. Voi non lo conoscete, ma io vi posso assicurare che è una persona stupenda> <e cosa le dirà?> <le dirò che lo amo come il primo giorno in cui lo vidi. Le racconterò tutta la nostra storia. Le spiegherò che è il destino che ci ha voluti lontani, ma che lei in qualche modo ci unisce e lo farà per sempre!> Con quelle parole ci fu un attimo do assoluto silenzio, poi data la notizia sconvolgente (che ancora lo amava) ripresero tutti i brusii. Ma questa volta vennero ignorati…

“Aspetti e se ne rimarrà delusa?” “Aspetti aspetti!!!!”
<ma perché non ci lasciano in pace? Cazzo perché?!> <shin sta calmo…> Videro Reira rallentare…

<takumi aspetta…> Sussurrò piano all’orecchio del ragazzo. Takumi l’assecondò…
Prese dalle mani di un giornalista il microfono…
<my love, I love you so much. You don’t forgot never this thing…please, don’t do it…>

Shin era di nuovo in lacrime e la ragazza era nel suo stesso stato…
<please, love, please!>

<i can’t do it! Darling…> <shin da quando conosci l’inglese?> <un po’ me lo ha insegnato lei…ci dicevamo sempre queste frasi…>

<mamma? Sono a casa! Dove sei?> <layla tua madre è in sala da pranzo!> Disse Mari ad una ragazza di quindici anni.

<mamma!> <ciao tesoro…vieni ho una cosa per te!>
Layla era una ragazza alta castana dai grandi occhi azzurri.
<papà ci ha mandato una sua foto insieme al tuo regalo di compleanno!!> La ragazza fece i salti di gioia <dove fa vedere!?!?!?!?!?!> <mamma è proprio bello papà!!! Ti credo che te ne sei innamorata!!!> Reira sorrise e le porse il regalo <uno spartito e il BASSSSSOOOOOOOO!!!>
Già la “bambina” aveva preso proprio tutto da Shin. Amava la musica e suonare il basso! E non sol…per quanto cercava di nasconderlo Reira aveva scoperto che fumava. Decise di fare finta di niente…non le dava fastidio questo fatto.
<e qui c’è il mio di regalo…> Layla lo aprì e ne scivolò una lunga collana…
Layla non sapeva cosa fosse e che significato aveva. Reira gliela mise piano e le spiegò.
<questa me la diede tuo padre prima che io partissi…è un accendino…so che ne farai buon uso!> La ragazza continuava a non capire, però ora sapeva: quella collana che la madre oprtava sempre al collo e su cui a volte piangeva era di suo padre. Questo le bastava. E, come aveva sempre fatto la madre, non se la sarebbe mai tolta…se non per dormire.
Per imbarazzato iniziò a cercare qualcosa nella busta e rimase stupita quando effettivamente c’era qualcosa da trovare…
<qui c’è un'altra cosa…> Disse prendendo una busta in mano <ma…è per te mamma!> Reira prese la lettera, ne cadde un cd: lo raccolse e iniziò a leggerla:
“Cara Reira,
È da tento che io e te non ci vediamo ma sappi che io sono solo e che continuo ad amarti come prima I can’t forgot you…” Reira si alzò dalla sedia lentamente e andò verso la finestra “Dalle foto che mi mandi Layla sta bene…mi somiglia molto, ma nei modi è uguale a te! Bella e…” Reira sorrise “Dimmi: fuma? Ha il ragazzo che non la ricambia? Nella lettera c’è un cd, è un regalo per te…”
Reira sentì d’improvviso una musica famigliare alle sue orecchie…si voltò di scatto con gli occhi lucidi
<ma chi è questo? Mamma tu lo conosci?> Non rispose…

“È la nostra canzone, ma vorrei che, quando Layla suonerà bene, la ragazza te la suonasse. Avrai così tanti ricordi belli di noi…ti amo ricordatelo sempre.
I love you so much”

<mamma perché piangi> Reira si fece cadere stanca sulla sedia. Non sentendo risposta Layla riprese la parola <se ti fa stare così male, mi chiedo perché siete rimasti “insieme”> Disse con aria scettica <perché, Layla tu sei ancora troppo piccola per capirlo…ma “insieme” è per sempre…>

Layla se ne uscì dalla sala lasciando la madre da sola a sentire quel cd.
Sorrise pensando a quella sera in cui lui venne al suo hotel per cantarle la canzone…

Era proprio vero: “insieme” è per sempre…


Fine
 
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nana rock
view post Posted on 27/12/2007, 19:02




Ma e' bellissima,complimenti! image
 
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Reira92
view post Posted on 27/12/2007, 19:25




DAVVEROOOOOOO image ?????????????
Non per sottovalutarmi ma credevo che fosse venuta un p' maluccio...

Cmq image

Mi hai lasciato di stucco image
 
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xX†Black Rose†Xx
view post Posted on 18/5/2008, 21:15




sto piangendo ti parono cose da fare a te????? bellissimaaaaaaaaaaaaaaa
 
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Reira92
view post Posted on 9/6/2008, 10:11




XDDDDDDD dai esagerata XDDDDDDD sorry ma sono contenta che ti è piaciuta ^^
 
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4 replies since 27/12/2007, 18:41   460 views
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