Midnight celebration, Attenzione! Alto contenuto Yaoi

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Kikyo-chan
view post Posted on 10/7/2007, 00:55




Salve a tutti... scrivo fan-fiction da poco, e sostanzialmente, solo su gruppi musicali.
Ne ho scritte parecchie sui L'Arc~en~Ciel, e sto per postarne proprio una dedicata a loro.
E' una delle prime che ho scritto, quindi potrebbe non essere un granchè...
La posto per Sasi, che ci teneva tanto a leggerla, e mi ha chiesto di postarla qui.
Dunque, Sasi, Midnight celebration la dedico a te.

Parlo per i non-fan del genere Yaoi: Il tema principale di questa storia è la storia d'amore tra due ragazzi, sono quindi presenti scene di sesso abbastanza esplicite.
Invito quindi chiunque sia disturbato o non interessato a questo genere di storie di fantasia, a non leggere oltre questo commento.
Oppure, a chi leggere di due ragazzi, in atteggiamenti dolci, quanto intimi, non fa nè caldo nè freddo, auguro buona lettura!!!
Per eventuali chiarimenti, laddove ci fosse qualcosa che non sapete, o non capite, riferitevi pure a me... accetto anche commenti negativi, e persino insulti, se proprio lo ritenete necessario.
Risponderò ai vostri commenti non prima di giovedì, a causa di un impegno, che mi tiene fuori casa fino ad allora... Dunque, Buona lettura! Spero che questa mia storia possa piacervi!!!
Grazie ancora a chi mi ha permesso di postarla... alla mia cara Sasi, quindi... e grazie anticipatamente a chiunque voglia leggerla...



Titolo: MIDNIGHT CELEBRATION
Pairing: SAKURAxTETSU
Rating: Nc-17 (Yaoi)
Autore: Kikyo-chan
Status: One-shot completa



MIDNIGHT CELEBRATION

In quel parco illuminato dalla luce dei lampioni, non c'era ormai più nessuno, fatta eccezione per uno strano ragazzo che se ne stava seduto su una panchina a fumare l'ennesima sigaretta di quel giorno.
La neve scendeva giù dal cielo come piccoli fiocchi bianchi e si depositava dolcemente sui capelli del ragazzo, lunghi fino alle spalle, e neri come l'ebano.
Si strinse dentro il suo cappotto di pelle e si alzò per camminare un po'.
Fece qualche passo e osservò le impronte lasciate dai suoi anfibi.
Nonostante la neve, era una bella serata, e anche se non aveva compagnia per la notte, si sentiva sereno, poiché era appena stato a cena con una persona che non vedeva da tanto.
Tetsu gli aveva infatti telefonato per proporgli di lavorare insieme.
Si trattava cioè di supervisionare la parte ritmica del suo nuovo singolo da solista.
Aveva accettato, anche se all'inizio si parlavano con un po' di freddezza, poiché nessuno dei due aveva ancora dimenticato i dissapori degli anni passati.
Erano andati in un ristorante tranquillo e poco conosciuto per non attirare l'attenzione dei fans, avevano mangiato, avevano discusso del singolo... avevano anche chiacchierato un po', e tutto sommato si erano anche divertiti.
Quindi, dopo un po', si trattavano già meglio.
A Sakura era quasi sembrato di tornare ai bei tempi di una volta.
Quando si erano lasciati a fine serata, erano anche riusciti a scambiarsi qualcosa in più della semplice e fredda stretta di mano con cui si erano salutati prima.
Tetsu aveva sorriso e gli aveva detto “Sono felice che tu abbia accettato. Nonostante tutto, mi è mancata molto la tua presenza in questi anni.”
Sakura aveva ricambiato il sorriso e si erano abbracciati.
E quasi sicuramente, nessuno dei due avrebbe facilmente dimenticato quell'abbraccio, tra due amici, che una volta erano come due fratelli.
Quando Sakura era il batterista dei L'Arc~en~ciel, erano uniti come una famiglia, erano amici, prima di essere una band, ed era la cosa che contava di più.
Poi, una volta fuori dal gruppo, Sakura e Tetsu non andavano più d'accordo, e litigavano ogni volta che si trovavano nella stessa stanza.

Forse, però le cose stavano cominciando finalmente a cambiare, come in fondo al loro cuore avevano sempre sperato.

Era ormai mezzanotte passata, e Sakura si trovava ancora nel parco.
Non sapeva spiegarsi bene il motivo, ma non riusciva a tornare a casa.
Non voleva ancora tornare in quel posto tanto familiare che gli sarebbe apparso persino triste, dopo una bella serata come quella.
Improvvisamente venne colto alla sprovvista da una voce che lo chiamava.
“Sakura! Ehi, Sakura!” Si voltò, riconoscendo in quella voce, l'amico che aveva salutato appena un quarto d'ora prima.
“Tetsu... che ci fai qui?” chiese Sakura andandogli incontro.
“Stavo tornando a casa, poi ho visto la tua macchina fermata qui dietro e ho parcheggiato.”
“Si, mi fermo spesso qui quando non ho voglia di rientrare.” sorrise, e Tetsu lo guardò.
“Neanche tu vuoi tornare a casa, eh?” gli chiese poi, sedendosi su una panchina.
“Già” rispose Sakura. “Questa serata sembra non voler finire più...” si sedette accanto a Tetsu e ricominciarono a chiacchierare.
Il batterista notò che il modo di ridere, o anche solo di abbozzare un espressione divertita, di Tetsu, non era mai cambiato nel tempo.
Aveva sempre il suo solito straordinario sorriso, sincero e abbagliante, che poteva rendere felice solo guardandolo, e che poteva far dannare l'anima allo stesso tempo.
Almeno così la pensava Sakura.
Non sapeva esattamente cosa fosse, di Tetsu la cosa che lo stava rendendo così nervoso, ma da quando il bassista lo aveva raggiunto al parco, si sentiva strano... sentiva uno strano formicolio, proprio lì, in basso... soltanto a guardarlo in viso, gli veniva un insormontabile quanto pericolosa voglia di farselo in quel preciso istante, su quella fredda panchina.
Osservando la linea delle sue labbra sottili, si chiedeva che sapore avessero...
...e se avesse provato ad assaggiare quella bocca morbida e appetitosa, come avrebbe reagito Tetsu? Era un interrogativo dalla tentazione disarmante, al quale non gli riusciva proprio di dare una risposta... ed effettivamente, neanche poteva... a meno che non ci provasse...
“Ma... Yacchan, mi stai ascoltando?” no, non lo stava ascoltando per niente, era troppo distratto dalle sue labbra... non riuscì a trattenersi oltre e lo baciò, gustando la bocca del bassista come se avesse voluto divorarla.
Per un attimo, Tetsu accarezzò l'idea di ricambiare, ma aveva l'impressione che se l'avesse fatto, non sarebbero più riusciti a fermarsi, così si staccò da Sakura.
“M-ma... c-che cazzo fai?” gli chiese, anche se il suo tono di voce non suonava né arrabbiato, né infastidito, piuttosto era imbarazzato.
“Scusami... scusami davvero, non so cosa mi sia preso...” rispose il batterista, facendo finta di apparire confuso, quando in realtà sapeva di avere tutta l'intenzione di andare ben oltre un bacio... “Senti, Tetsu, ti andrebbe di venire a bere un caffè a casa mia?”
Il bassista lo guardò per un attimo con una strana espressione, quasi con sospetto.
“Guarda che non ho nessuna cattiva intenzione, credimi.... voglio solo farmi perdonare per averti baciato” aggiunse, sperando che il Tetsu avrebbe abboccato.
“Ok... allora, andiamo.”


Arrivarono davanti alla porta dell'appartamento di Sakura, senza aver detto una parola durante il tragitto.
Avevano preso soltanto la macchina di Tetsu, poiché il parco non era lontano da casa Sakurazawa, ed al batterista sarebbero bastati quattro passi a piedi, per andare a recuperare la propria.
Si sfilarono entrambi le scarpe, ed entrarono in casa.
Sakura accese la luce e lo condusse in salotto.
“Aspettami pure qui, mentre preparo il caffè” disse, togliendosi il proprio cappotto e prendendo poi quello di Tetsu dalle sue mani.
Il bassista si sedette sul divano, e si guardò intorno.
L'ultima volta che era stato in quella casa era stato più o meno otto anni prima, e avrebbe ricordato quel giorno per il resto della sua vita.
Non avrebbe mai dimenticato che quel 24 febbraio del 1997, era arrivato troppo tardi, quando la polizia aveva già portato via Sakura.
Aveva trovato la porta spalancata e Haido che se ne stava in un angolo del salotto rannicchiato contro il muro, a piangere tutte le sue lacrime.
Aveva una tale disperazione nello sguardo quando aveva alzato gli occhi per guardarlo, che a Tetsu sembrava si stesse frantumando il cuore in mille pezzi.
“E' andato via, Tet-chan... se ne è andato lontano da me...”
Tetsu non aveva sopportato di vederlo in quello stato e lo aveva abbracciato fortissimo.
Haido si era fatto piccolo piccolo contro il suo petto, chiedendogli scusa per non avergli detto prima che Sakura si drogava, per non essere riuscito a fare niente per aiutarlo... e dio sa cos'altro... ricordava di aver pianto anche lui, ma di rabbia... avrebbe voluto afferrare Haido per le spalle, e scrollarlo fino a farlo svegliare, a fargli capire che era tutta colpa di Sakura se era stato arrestato e che se lo meritava per non aver saputo dire basta, per non essere riuscito a smettere di rovinarsi la vita... Nello stesso momento però, lo teneva dolcemente stretto tra le braccia, perchè sapeva che il peso di quelle parole crudeli lo avrebbero definitivamente annientato.
A ben vedere, l'unica persona con cui avrebbe voluto prendersela sul serio, era proprio Sakura. Avrebbe voluto prenderlo a schiaffi, ruggirgli contro tutta l'ira che sentiva dentro... avrebbe potuto anche farlo, ma non sarebbe comunque servito a niente.
Ed ora, a distanza di tanti anni, ritrovarsi in quella casa gli suonava strano.
Come se fosse passato soltanto un giorno...
D'un tratto si accorse che Sakura era entrato nel salotto e gli porgeva una tazza di caffè.
“Tetsu... ehi, Tetsu! A cosa pensavi, ti sto chiamando da parecchio...”
“Oh, scusami... è che mi fa un certo effetto essere qui... sai, dopo tanto tempo...” prese la tazza che Sakura gli porgeva e distolse lo sguardo da lui, imbarazzato.
Per proprio conto, il batterista era abituato a vedere il Tetsu autorevole e intimidatorio, ma a ben guardarlo, ora che lo rivedeva, piccolo ed esile come se dovesse spezzarsi da un momento all'altro, rannicchiato sopra il divano con le gambe appoggiate al petto, nella sua tipica posa di quando non si sentiva a suo agio, non gli riusciva proprio di riconoscere in lui, il terribile leader dai capelli lunghi che una volta, sgridandolo, lo aveva quasi terrorizzato, dall'alto dei suoi venti centimetri di zeppe.
A vederlo sotto quell'aspetto, insomma, ricordava quasi un bambino impaurito, e a Sakura veniva voglia di stringerlo forte...
“Sai, Sakura... stavo ripensando al passato...” disse Tetsu, risvegliandolo brutalmente dalle sue fantasie.
“Oh” rispose il batterista, sentendosi uno stupido per non essere riuscito a commentare nulla di più intelligente.
“A proposito di questo, Tetsu... lo so che è tardi, ma volevo chiederti scusa per tutto ciò che ho combinato.”
Il bassista lo guardò per un secondo, poi posò la tazza sul tavolino accanto al divano, ed assunse un'espressione molto seria. La sua tipica espressione da leader...
“Ti ho già detto un milione di volte che non è a me che devi chiedere scusa.... sinceramente, di cosa tu facessi non me ne è mai fregato moltissimo. Semplicemente, sono stato arrabbiato a morte con te, perchè hai distrutto quattro anni fantastici per un puro capriccio, e inoltre, oltre alla tua, hai rovinato anche la vita di Haido, e questo è l'unico motivo per cui non ti perdonerò mai, sappilo....”
Tetsu si fermò, lasciò che durante quel momento di silenzio, Sakura assumesse una par una quelle pesanti parole, poi riprese:
“Ma per il resto... credo di essere riuscito abbastanza a dimenticare.”
“Certo che non sei cambiato affatto tu, eh?” osservò Sakura, sorridendo debolmente.
“Riesci ancora a farmi sentire uno schifo... come se non mi sentissi già in colpa per conto mio.”
“Scusami, Sakura, ma cosa ti aspettavi? E poi anche tu... non sei proprio un concentrato di correttezza, sai?”
“Che cavolo vuoi dire?” Entrambi cominciavano ad arrabbiarsi sul serio, e ciò a Sakura non piaceva per niente. Aveva creduto di riuscire a tenere su un discorso da brave persone, ma ecco che ricominciavano a litigare...
“In che cosa sarei stato scorretto, sentiamo?”
Sakura si era alzato in piedi, e temeva di non riuscire a controllarsi....
“E me lo chiedi anche?” anche Tetsu si era alzato, ma anche senza scarpe, la differenza d'altezza era notevole.
Tra di loro c'erano venti centimetri buoni di differenza, e il bassista li percepiva con disagio, dal primo all'ultimo.
Ma non era mai stato un codardo... anche a costo di prenderle, sarebbe andato fino in fondo, una volta per tutte.
“Sei stato insieme ad Haido, no? Te lo sei scopato anche sapendo ciò che io provavo per te! Neanche mi stessi facendo un dispetto! Bastardo che non sei altro!”
Di solito Tetsu era una persona abbastanza tranquilla, ma quando cominciava a diventare volgare, sapeva di aver varcato il limite, e da lì a poco, avrebbe perso completamente il lume della ragione. A quelle parole, però, Sakura non ci aveva visto più.
Aveva afferrato il bassista per le spalle, talmente forte, che questo dette un gemito di dolore.
“Ti fa comodo tirare fuori questa storia, eh Tetsu? Speri di uscirtene con questa cazzata, e farmi sentire un verme?” Tetsu tentava di divincolarsi dalla fortissima stretta del batterista, ma senza alcun risultato. Tremava dalla rabbia e stava per scoppiare a piangere per l'umiliazione.
“Allora? Avanti, rispondimi, stronzo! Lo sai perchè l'ho fatto? Lo sai perchè mi sono portato a letto Haido?” Tetsu scosse la testa, e intanto dai suoi piccoli occhi castani cominciarono a uscire le lacrime che tentava invano di reprimere.
“A-ahia... mi stai facendo male, S-saku-ra... l-lasciami!”
Ed il batterista lo lasciò, sbattendolo a terra con violenza.
Fino a poco prima, avrebbe voluto abbracciarlo, stringerlo forte tra le sue braccia e baciarlo dolcemente... ora non voleva altro che un'occasione per prenderlo a pugni.
“A-allora, se non lo sai stattene zitto, cazzo!” aveva urlato ed era andato in cucina quasi correndo. Tetsu sentì lo scorrere dell'acqua del rubinetto e mentre piangeva si sentiva malissimo.
Aveva forse creduto di poter vincere contro la forza di una persona a cui bastavano un paio di bacchette per far fermare il mondo? Se lo aveva creduto... era stato proprio uno stupido, si disse asciugandosi le lacrime.
Affondò il viso nelle mani per l'umiliazione subita, e che tra l'altro si era andato a cercare lui stesso, e provò un attimo di panico quando vide comparirsi davanti le gambe di Sakura.
Le mani del batterista si tesero verso di lui con una studiata velocità, e istintivamente si riparò con le braccia, temendo di essere picchiato.
Ma quelle mani che potevano assestargli un pugno, lo stavano accarezzando...
Quelle braccia fortissime che un momento prima si erano tese per afferrarlo e scrollarlo, ora lo stringevano delicatamente.
Si lasciò andare contro il petto del batterista e si fece stringere più forte, continuando a piangere. “Scusami... scusami.” Sakura continuava a ripeterlo con insistenza, accarezzandogli i capelli e baciandogli la fronte.
“Scusami...” Si alzò, trascinando con sé Tetsu, fino in cucina.
“Andiamo... bevi un po' d'acqua...” gli porse un bicchiere e il bassista lo prese con mani tremanti. Sakura notò che era diventato pallidissimo.
“Scusami se ti ho spaventato” gli disse accarezzandogli piano una guancia.
Tetsu scosse la testa e mormorò “E' colpa mia... ti ho provocato io...” con un filo di voce.
Il bassista prese la mano con cui il batterista gli stava carezzando la guancia, e vi posò sopra un bacio... Sakura lo strinse di nuovo, poi lo baciò sulla bocca, con la lingua, sempre con più passione. Erano tutti e due in piedi e continuando ad accarezzargli la lingua tra le labbra, Sakura spinse Tetsu delicatamente fino a farlo appoggiare con la schiena al tavolo della cucina.

Il batterista gli baciava il collo e il lobo dell'orecchio, la sua mano scivolò sotto i vestiti di Tetsu, toccandogli il petto e la schiena.
Gli accarezzò un capezzolo per un attimo, poi, vi poggiò sopra la lingua, mentre con le mani gli toglieva la maglietta, e il bassista ansimò per il piacere di sentire sulla sua pelle le labbra calde di Sakura.
D'un tratto, il batterista gli sussurrò all'orecchio con voce eccitante.
“Tet-chan...non posso più controllarmi, ormai... ti voglio... ti voglio, TET-CHAN...”
Tetsu si sentì morire, sentendo pronunciare il suo nome in quel modo, da una voce che non gli era mai sembrata così sensuale.
“Anche tu mi vuoi...” continuò a sussurrare Sakura
“Guarda quanto mi vuoi....” gli mise una mano sui pantaloni, e sentì sotto di essa, l'erezione di Tetsu. Il bassista ansimò più forte, e Sakura gli aprì la zip dei jeans, glielo tirò fuori dagli slip e cominciò ad accarezzarlo lungo tutta la sua lunghezza.
Tetsu si sentì invadere da un'ondata di piacere mentre il batterista gli stringeva per un attimo la presa, per poi ricominciare con un ritmo più lento, incrementando la velocità della mano poco alla volta... Si fermò soltanto quando sentì le dita bagnate dall'orgasmo di Tetsu, che si reggeva al tavolo per non cadere, poiché le sue ginocchia erano diventate molli per l'eccitazione.
“Mi vuoi anche tu, vero?” gli aveva chiesto Sakura, con il tono di voce più provocante gli riuscisse...
“Ah... si... a-anche io ti voglio...”
Sul viso del batterista comparve un sorriso leggermente perverso... di vittoria, più che altro..., spogliò Tetsu e si lasciò spogliare da lui, e prima di entrare nel sottile corpo del bassista, lo preparò a lungo, per evitare che si facesse troppo male.
“Sei pronto, tesoro?” chiese al bassista, mentre estraeva le dita dalla sua stretta entrata, per far sì che fossero sostituite dal suo membro eccitato.
Tetsu, annuì piano... sapeva che se avesse emesso qualche suono, rilasciando così l'aria e la tensione accumulata nel suo corpo, avrebbe urlato...
Sempre cercando di trattenere la voce, gli uscì un gemito strozzato, quando Sakura gli fu dentro, con una decisa, improvvisa spinta.
Nonostante la lunga preparazione del batterista, Tetsu sentiva comunque un gran dolore, perchè al di là di ogni suo pensiero, o desiderio, era la prima volta che andava con un altro uomo.
Nonostante avesse represso i suoi sentimenti verso il bellissimo uomo che lo teneva prigioniero delle sue spinte.
Provava un piacere mai provato prima... si sentiva felice al pensiero che Sakura lo stesse facendo suo... però non gli riusciva per niente di distrarsi sul godimento, per non pensare al dolore.
Sottili rivoli di sangue scendevano giù, lungo le gambe di Tetsu, mentre lui urlava e ansimava per il dolore e per il piacere.
Notando che le spinte di Sakura si erano fatte ancora più veloci e dolorose, si aggrappò al tavolo e prese a supplicare “Ah...ahi... S-sakura... f-fa piano... ah! M-mi stai f-facendo... ma-male...”
Il batterista rallentò un po' il ritmo, diminuendo anche la pressione sui fianchi del bassista, fino a raggiungere l'orgasmo e venire tra le sue gambe.
“Ah... ahi... c-cazzo...” esalò Tetsu, lasciandosi trascinare dal batterista fino al pavimento freddo.
Sakura gli sorrise un po' preoccupato.
Si alzò e accese una sigaretta, allontanandosi da Tetsu per non fargli respirare l'odore del fumo, che gli era tanto sgradito.
“P-posso usare... i-il b-bagno?” chiese il bassista rialzandosi a propria volta.
Sakura spense la sigaretta nel posacenere, gli si avvicinò e lo strinse di nuovo tra le braccia.
“Ti ho fatto molto male, vero? Mi dispiace...” accarezzandogli la schiena nuda e il sedere, lo baciò dolcemente, e quando vide che Tetsu si rilassò sotto il suo tocco, lo massaggiò un pò, per fargli passare il dolore.
“Va già meglio, grazie... ho bisogno del bagno.” rispose il bassista con un debole sorriso. “Comunque, sappi che mi è piaciuto molto....” aggiunse.
Sakura sorrise compiaciuto e lo prese per mano, lo condusse in bagno ed entrarono insieme nella doccia. “Anche a me” gli sussurrò contro le labbra, prima di baciarlo ancora...
Scivolarono entrambi sotto il getto d'acqua calda, e mentre le gocce scorrevano depositandosi sui loro corpi sudati, continuavano a baciarsi... probabilmente Sakura non si sarebbe mai stancato di carezzare quelle labbra morbide e calde.
Tetsu si sentiva felice, perchè dopo aver aspettato per anni la sua primavera, un imponente albero di ciliegio aveva finalmente liberato i suoi piccoli fiori accanto a lui.
“Tet-chan?”
“Si?”
“Comunque sia... hai ragione, tu.” disse Sakura, lavando la pelle di Tetsu dolcemente.
“Su cosa?” “
Sul fatto che quando stavo con Haido era anche per fare un dispetto a te. Gli volevo bene davvero, credimi... ma in realtà pensavo solo a te.”

Mentre gli stringeva forte le braccia intorno al collo, Tetsu avrebbe voluto dire a Sakura tante cose. Che non importava, ormai, perchè ora erano insieme...
Voleva dirgli che gli anni passati a dirgli cattiverie non erano altro che un pretesto... non erano altro che gelosia, voleva dirgli che con lui in squadra aveva passato gli anni più belli della sua vita, ma stretto in quelle braccia che non l'avrebbero più lasciato andare, non era riuscito a dire altro che due parole...

“Sakura... ti amo.”
 
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sasi90
view post Posted on 17/7/2007, 12:37




Ma davvero me la dedichi???
Oddio!!! Sono commossa!!! :cry:
Grazie tesoro!
Che carina che è la fanfiction! Povero Hyde...
 
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Kikyo-chan
view post Posted on 17/7/2007, 12:46




E se non la dedico a te, Sasi, a chi potrei mai dedicarla?
povero Haiduccio, si... purtroppo mi era inevitabile una cosa simile!
Grazie mille per i tuoi complimenti... se ti piacciono di più le storie che parlano di Hyde insieme a Tetsu, oppure preferisci leggere anche di un'altra coppia, non esitare a dirmelo... lavorerò e posterò...
Magari anche se ne vuoi leggere una non yaoi incentrata su un solo personaggio, non so dimmi tu...
 
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sasi90
view post Posted on 17/7/2007, 13:06




Ne scrivi anche di non yaoi?? Davveru??
Lo sai...ora mi hai messo voglia e posterò anche una cosina scritta da me...ma una cosina piccola piccola!^^
 
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Kikyo-chan
view post Posted on 17/7/2007, 14:47




Allora, fino ad ora, non ne ho scritta nessuna non yaoi, però su richiesta scrivo qualunque cosa...
Tu dimmi un personaggio e io ti scrivo la fanfiction, non mi ci vuole molto...

Che bello che bello, posta anche una cosa tua, si!
 
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sasi90
view post Posted on 17/7/2007, 16:16




Un personaggio??? c'è bisogno di chiederlo???
Allora...nasu me e Hyde sarebbe il massimo!
*Sara impazzita...sogning ad occhi aperti...

Allora ne posto una che ho scritto tmpo fa e che si iscpira al video di "Idon't love You" dei My Chemical Romance...sarebbe il video messo su carta...le altre sono lunghe...
 
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Kikyo-chan
view post Posted on 17/7/2007, 22:24




Purtroppo non conosco il video, ma ho appena finito di leggere la fic e ti faccio i miei più sinceri complimenti!

Mmmhhh..... non saprei... te e Hyde è difficile, poichè non conosco il tuo carattere, ma se ci tieni tanto posso provarci! Altrimenti credio che una sul tuo amato Hyde sia l'ideale... ^^
 
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sasi90
view post Posted on 18/7/2007, 09:33




Grazie per i complimenti...*me va a leggere lia tua opinione sulla mia fic...sono curiosa...

La proposta su una fic su me e Hyde era tanto per fare una battuta!^^
Ne faresti una su Hyde??*-* Davvero???
*Sara sviene di brutto
 
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Kikyo-chan
view post Posted on 18/7/2007, 12:47




Vabbè, ma battute a parte se avessi conosciuto meglio te... la fic l'avrei pure potuta scrivere... tranquilla te la scrivo su Hyde senza ombra di dubbio!
 
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sasi90
view post Posted on 18/7/2007, 13:18




Si, hai ragionissimo!!!^^
Davvero la scrivi?! Oddio...me commossa... :cry:
Ti voio bene :cry:
 
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Kikyo-chan
view post Posted on 18/7/2007, 20:04




Ma certo che te la scrivo, ci mancherebbe altro!
Ormai li conosco bene tutti quanti, quindi potrei scriverla anche ad occhi chiusi.
Direi che se mi ci metto stasera, entro due tre giorni al massimo è pure pronta...
 
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sasi90
view post Posted on 19/7/2007, 14:07




CITAZIONE
Ma certo che te la scrivo, ci mancherebbe altro!
Ormai li conosco bene tutti quanti, quindi potrei scriverla anche ad occhi chiusi.
Direi che se mi ci metto stasera, entro due tre giorni al massimo è pure pronta...

Oddio grazie!!! Grazie Kikyo chan!*-*
Pronta entro due giorni poi...oddio...*-*
 
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11 replies since 10/7/2007, 00:55   1329 views
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